Pasta al ragù bianco di salsiccia e funghi: come prepararla senza pomodoro

A volte capita di desiderare un piatto avvolgente, profumato e rustico come un ragù, ma senza quel tocco acido del pomodoro. La pasta al ragù bianco di salsiccia e funghi è proprio questo: un’esplosione di sapori morbidi e profondi che nasce da un equilibrio semplice, fatto di pazienza e cottura lenta. È una di quelle ricette che scaldano, che profumano la cucina fin dai primi minuti e che ti fanno già immaginare la forchetta che affonda nella pasta fumante.

Ingredienti

Per 4 persone

  • 320 g di pasta fresca o secca (pappardelle, tagliatelle o mezze maniche)
  • 300 g di salsiccia fresca
  • 250 g di funghi freschi o surgelati (champignon o mix con porcini)
  • 1 cipolla piccola
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • Mezzo bicchiere di vino bianco secco
  • Sale e pepe q.b.
  • Prezzemolo tritato
  • Formaggio grattugiato a piacere (parmigiano o pecorino)

Procedimento

Preparare il soffritto

Inizio sempre da qui, dal profumo che lentamente si diffonde e mi fa capire che il piatto sta prendendo forma. Trito finemente cipolla, carota e sedano, li scaldo in padella con l’olio e li lascio ammorbidire a fiamma bassa per almeno 5 minuti. È importante non avere fretta: un soffritto fatto bene è la base di quel sapore rotondo che caratterizza questo ragù bianco.

Unire la salsiccia

Tolgo la pelle alla salsiccia e la sbriciolo direttamente nella padella. La rosolo con calma, mescolando ogni tanto, finché non prende colore e rilascia quel suo profumo intenso che già da solo basterebbe a condire la pasta. Bastano 5–6 minuti, giusto il tempo di farla dorare senza bruciarla.

Aggiungere i funghi

A questo punto entrano in gioco i funghi, che rendono il sugo più morbido e aromatico. Che siano freschi o surgelati non importa: l’unica cosa che conta è lasciarli cuocere con calma, finché non rilasciano la loro acqua e si amalgamano alla salsiccia. A volte aggiungo un goccio di acqua o di brodo se il ragù si asciuga troppo, così resta cremoso e uniforme.

Sfumare con il vino bianco

È il momento della magia: verso mezzo bicchiere di vino bianco e lascio evaporare l’alcol. Questo passaggio regala un profumo elegante e un sapore più equilibrato, senza coprire la delicatezza del ragù. Dopo la sfumatura, abbasso la fiamma e lascio cuocere tutto insieme per 15–20 minuti. È una cottura relativamente breve, ma sufficiente a far fondere tutti i sapori.

Condimenti finali

A fine cottura regolo di sale e pepe, aggiungo una manciata di prezzemolo e assaggio sempre: il bello di questa ricetta è proprio capire quando il sapore è completo, quando ogni ingrediente si sente ma nessuno domina.

Se voglio un tocco ancora più avvolgente, tengo da parte un po’ di formaggio grattugiato per la mantecatura.

Come condire la pasta

Quando la pasta è al dente, la trasferisco direttamente in padella col ragù, aggiungo un mestolino di acqua di cottura e una spolverata di formaggio. Mescolo con pazienza finché non diventa cremosa e perfettamente legata al sugo. È un passaggio semplice, ma fa davvero la differenza.

Consigli per un risultato perfetto

  • Usa pasta ruvida o all’uovo per trattenere meglio il condimento.
  • Se vuoi un gusto più intenso, aggiungi qualche fungo porcino secco ammollato.
  • Per una versione più leggera, sostituisci parte della salsiccia con carne macinata di tacchino.
  • Evita il pomodoro in ogni forma: il fascino di questo piatto sta proprio nel sapore bianco, delicato ma deciso.

Questa pasta è una coccola: la prepari senza fretta, la assapori lentamente e ti ricorda quanto siano speciali le ricette semplici, quelle che valorizzano pochi ingredienti e li trasformano in un piatto che conquista al primo assaggio. Buon appetito.

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